Gabriele Rossato

Sono un manager, e che questa parola non vi sorprenda: organizzare una “scuola dopo la scuola” come quella che mia moglie Stefania e io abbiamo progettato non è cosa da poco. Al termine di una lunga carriera svolta in aziende piene di complessità, corono il mio percorso applicandomi alla soluzione di un problema spinoso e urgente: il disallineamento tra studenti e scuola.

La scuola, per sua natura, non può essere capillarmente sensibile alle singole individualità: spesso gli studenti si sentono incompresi e soli. La nostra Casa-Scuola ha l’ambizione di ridurre la distanza tra il mondo che i ragazzi hanno “dentro” (le loro paure, frustrazioni, aspirazioni)
e il mondo “esterno/estraneo” che la scuola a volte rappresenta.

L’obiettivo che ci anima è quello di essere vicini ai ragazzi e alle famiglie fornendo un servizio “chiavi in mano” in cui, grazie all’azione congiunta di professionisti competenti e di strumenti innovativi, i compiti scolastici diventino più facili da gestire con successo.

Tutti siamo, siamo stati e saremo, BES (Bisognosi di un’Educazione Speciale), nel senso che ogni ragazzo richiede un approccio e un metodo di insegnamento “su misura”, basato sulle sue qualità e caratteristiche specifiche.

Il nostro scopo è di indirizzare le potenzialità di ciascuno verso obiettivi possibili e appaganti.  Il nostro grande successo sarà aver accompagnato studenti disorientati e ansiosi verso traguardi che siano una rampa di lancio dritta al futuro.